La Fondatrice Ermelinda Rigon
sr. M. Benedetta del SS. Sacramento
“Le vite dei santi, disse la prof. Raschini in una sua testimonianza, slono difficili sempre, e dure, fitte di tribolazioni; e perciò vasi di pace interiore: Così fu di Ermelinda Rigon, creatura eletta che seppe in sè accendere, e tenere accesa, la volontà di ricezione di questa elezione, grazie alla eroica umiltà e alla fedeltà tenace che caratterizza l’Amore, e grazie al rigore verso se stessa”.
Questo pensiero mi pare che racchiuda tutta la vita della Serva di Dio Ermelinda Rigon. Difficoltà/tribolazione’ è parola che sembra l’opposto di ‘pace interiore’, eppure anche nei momenti più scuri della sua vita, quando tutto pareva precipitarle addosso, l’adesione incondizionata alla volontà del Signore dava ad Ermelinda la pace. Dice, riferendosi agli inizi della fondazione:
“... circostanze gravissime, che venivano superate con palese assistenza divina, parlavano chiaro: ed io mi sentivo sostenuta a procedere, anche per un’interna pace che ordinariamente subentrava alle mie intime e personali preoccupazioni”
Ermelinda è donna assoluta, cioè indivisa poiché, donata totalmente a Dio, a lui solo appartiene, ma per ciò stesso può essere totalmente a servizio degli altri.
Una sua ex-alunna così esemplifica: «...era una persona “donata” che non si apparteneva più, ma si era fatta dono agli altri».
Il dono indica sempre un luogo ed un tempo, nello specifico: Genova… primi decenni del 1900. Non si può capire la vita e l’opera della Rigon se non la si intreccia a quella più vasta del Movimento Cattolico in Italia e genovese in particolare, nei primi decenni del ventesimo secolo, Movimento che aveva ben inteso l’importanza di una formazione cristiana che compenetrasse tutti gli strati e le strutture della società.
La Rigon partecipa in modo intenso ed appassionato alla vita ecclesiale e sociale di questo periodo, come attestano tanti suoi documenti d’archivio, che sono anche testimonianza della dinamicità e modernità del suo pensiero compenetrato dall’esigenza della formazione della persona; il fatto poi che ella, Fondatrice, avesse voluto delle religiose in abito secolare perché potessero essere presenti senza impedimenti là dove questa formazione si svolge, indica una novità di pensiero e di azione che può essere tale perché realmente si radica in Cristo che fa nuove tutte le cose.
Questo nostro mondo postmoderno e postcristiano è il mondo in cui si dispiega la storia della salvezza, alla quale anche noi siamo chiamati a portare il nostro contributo, in questo mondo Ermelinda ha percorso un cammino di impegnoper la costruzione di una vita più giusta ed umana. Ha sperimentato gli eventi più tristi del 1900 - l’esperienza di due guerre mondiali e la persecuzione ebraica -, ma anche belli: l’avvento della democrazia, l’impegno sociale vissuto come donna e dirigente di azione cattolica e poi la sua particolare bellissima esperienza di fede: la fondazione del Cenacolo Domenicano.
Tutto Ermelinda visse in modo assoluto, donandosi cioè senza niente serbare per se stessa. Verso la fine della sua avventura terrena, conclusasi a Genova Sestri il 6 gennaio 1973, dirà ad una consorella: “Al Signore ho sempre dato tutto. Non mi sono mai tenuta niente. Tutto quello che Lui mi ha dato, me lo ha sempre dato senza che io lo meritassi”.
Ma sfogliamo ora velocemente la sua vita.
Nata in un paesino del Monferrato, Frinco d’Asti, il 21 novembre 1989, ben presto si trasferisce con la famiglia a Genova, ove compie gli studi. Vissuti gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza nell’indifferenza religiosa, (papà anticlericale e mamma poco praticante) a diciott’anni assapora bellezza, altezza e profondità dell’amore di Dio....:
“Convertita a diciotto anni da una vita di indifferenza religiosa alla vita cristiana fervorosa in seguito ad una grazia specialissima del Signore, e per le cure amorose della sg.na Mimì Remondini.
A ventiquattro anni, chiamata dal Signore a consacrarmi a Lui con vocazione irrevocabile, da quell’istante altro non desiderai nell’intimo del mio cuore se non di darmi, consumare, operare per la sua gloria”.
Accolta dunque la chiamata del Signore senza indugi va: non sa dove, ma sa con certezza ineluttabile che il suo Dio è un Dio di vita non di morte, un Dio d’amore non di terrore. Va! e come Abramo inizia il cammino verso la terra promessa e come Abramo troverà sofferenze, prove difficoltà, ma come Abramo la sua fede non verrà mai meno.
Dunque va, incomincia cioè il suo impegno apostolico lavorando soprattutto in favore delle donne. È segretaria diocesana e poi segretaria di propaganda dell’A.C. Consuma così ogni momento libero della sua giornata per il Signore a servizio dei fratelli.
…. Ma questo non basta! Il Signore la chiama a fondare, nel 1932, una Famiglia religiosa, il Cenacolo Domenicano, che nell’ascolto del Divino Maestro realizza il proprio carisma: “Contemplari et contemplata aliis tradere”.
Il Cenacolo Domenicano, oggi, come la sua Fondatrice nel secolo passato, attiva iniziative capaci di risponde alle aspirazioni dell’uomo contemporaneo nella consapevolezza che “tutto è possibile in Dio che conforta”.
Il carisma
Il carisma fondazionale del Cenacolo Domenicano, dato da Dio a Ermelinda Rigon con la visione profetica di religiose a servizio della Parola, realizza la nostra identità personale di famiglia religiosa. Questo nome di Cenacolo è un programma di fede e di vita Eucaristica, ed è uscito da un cuore, quello di Ermelinda, tutto proteso all’amore del Divino Maestro e fervente di grande zelo per il suo supremo trionfo “Vivere adorando. Morire adorando”.
“Sulle orme di S. Domenico, la Religiosa del Cenacolo Domenicano – scrive la Fondatrice – contempla, prega, studia, non per contenere ma per dare. Apprendere per comunicare è propriamente le sua vocazione, la sua esigenza, la sua gioia. Ad una intensa vita eucaristica essa attinge le forze vive della sua vita interiore e la luce del suo apostolato”.
Il nucleo dell’ispirazione evangelica del carisma è Gv. 13-17: lì impariamo a riconoscere le tracce dell’amore di Dio nella nostra vita; lì scopriamo come cogliere la sua azione in noi e come rispondervi; lì troviamo l’origine e lo scopo, il motivo e la particolare caratteristica di conformarci a Cristo (Gv 13,15).
Presenza a Genova
Cenacolo Domenicano
Viale E. Rigon 18
16154 Genova Sestri Ponente
tel. 010.6091654
010.6091385
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